1. Cosa è possibile curare?
  2. Che  cos'è l'Osteopatia ?  
  3. Quali sono i suoi principi ?
  4. Come agisce ? 
  5. Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata ?
  6. Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica ? 
  7. Che genere di tecniche vengono usate ?
  8. Il risultato terapeutico è duraturo ? 
  9. L'effetto è immediato ?
  10. In un trattamento osteopatico ci si deve spogliare ? 
  11. Il trattamento osteopatico prevede una terapia di esercizi ? 
  12. Un trattamento osteopatico è utile solo per le ossa e per i muscoli ? 
  13. Che cos'è l'Osteopatia Craniale?
  14. Osteopatia e cicatrici?
  15. Osteopatia e prevenzione?
  16. Osteopatia ed erinia del disco?

 

1  Cosa è possibile curare?

.      Prevenzione - Controlli posturali

·      Ernie discali, inguinali, iatali o gastriche, colon irritabile, intolleranze alimentari

·      Artrosi e dolori della schiena, colpo di frusta

·      Periartrite della spalla, spalla congelata, Impingement (sindrome da conflitto subacromiale)

·      Epicondilite, gomito del tennista

·      Sindrome del tunnel carpale

·      Artrosi dell'anca, sindrome del piriforme

·      Sciatalgia

·      Artrosi delle ginocchia, problemi meniscali

·      Distorsioni della caviglia e del piede

·      Dolori muscolari in genere

·      Emicranie, acufeni, vertigini

·      Problemi respiratori, digestivi, intestinali

·      Dismenorrea, amenorrea, dolori mestruali

·      Problemi urogenitali dell'uomo e della donna

·      Stati d'ansia, insonnia

·      Traumi distorsivi, tendiniti, ipotonia muscolare affaticamento da sport.

 

2  Che cos'è l'Osteopatia ? 
L'Osteopatia è un metodo innovativo di valutazione e trattamento olistico del corpo umano. Questa non tratta la malattia come manifestazione patologica, ma come squilibrio delle funzioni. Si tratta di un lavoro manuale specifiche applicato con un elevato sviluppo del tatto sia per la valutazione che per il trattamento di problemi meccanici che possono coinvolgere ogni parte del corpo. Con l'Osteopatia si può trattare dolori alla colonna, emicranie, reumatismi ed artriti; lesioni discorsive ripetute e lesioni articolari come ad esempio nel gomito del tennista, trauma da incidente d'auto come nel caso del colpo di frusta, come anche lieve depressione o ansia. Condizioni associate alla gravidanza ed al parto sono spesso indicate per un trattamento osteopatico.

 

3  Quali sono i suoi principi ?
La filosofia osteopatica considera l'uomo come una unità di funzione, nella malattia come in salute tutte le parti del nostro corpo (muscoli, ossa, visceri o i diversi sistemi, circolatorio, nervoso, ecc.) lavorano in armonia per raggiungere e mantenere il benessere psicofisico.

 

4  Come agisce ? 
Il sistema arterioso e venoso dà nutrimento a tutte le cellule del nostro corpo provvedendo all'eliminazione delle tossine e delle sostanze di rifiuto. L'osteopata attraverso le sue tecniche rimuove gli ostacoli a questo "fiume di vita" (il sangue) permettendo alle forze autoguaritrici del corpo umano di ripristinare lo stato di salute in rapporto all'età ed alla gravità del problema.

 

5  Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata ?
Le mani dell'Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza; pertanto il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L'Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa del dolore: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, sulla respirazione o persino trattando solo l'osso sacro.

 

6  Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica ? 
E' consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico.

 

7  Che genere di tecniche vengono usate ?
A seconda dell'età e della gravità del problema l'Osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali.

 

8  Il risultato terapeutico è duraturo ? 
Dipende se il problema è acuto o cronico, traumatico o degenerativo; tuttavia se l'intervento dell'Osteopata avviene prima che si instaurino danni irreversibili, a prescindere da qualsiasi patologia, il risultato sarà eccellente.

 

9  L'effetto è immediato ?
In molti casi l'organismo umano affronta e risolve i propri problemi a nostra insaputa (autoguarigione). Quando invece ci rendiamo conto che qualcosa non va nella nostra salute, il corpo sta reagendo compensando alla malattia; più il problema persiste e più compensi avvengono. Nei casi in cui il dolore viene determinato da un evento che insorge bruscamente, come il torcicollo o il colpo della strega, il risultato del trattamento è immediato. In casi diversi occorre un periodo più lungo prima che il corpo si riadatti alla nuova condizione funzionale.

 

10  In un trattamento osteopatico ci si deve spogliare ? 
Si, è necessario che il paziente scopra le zone del corpo che devono essere trattate.

 

11  Il trattamento osteopatico prevede una terapia di esercizi ? 
Si, la terapia di esercizi viene sempre consigliata al paziente, il quale dovrà attenersi ai suggerimenti relativi alla sua postura, da seguire nella vita di tutti i giorni, specie durante le ore di lavoro: sollevare pesi da terra tenendo le ginocchia estese = discopatia; l'impiegato che risponde al telefono sostenendolo sempre fra la spalla e l'orecchio = torcicollo; l'autista che regola lo schienale troppo inclinato o troppo verticale = mal di schiena; ecc..

 

12  Un trattamento osteopatico è utile solo per le ossa e per i muscoli ? 
Certo che no. L'Osteopatia è una medicina olistica. Anche se l'intervento principale è essere applicato sull'apparato locomotore, il suo effetto benefico riguarda tutto l'organismo.

 

13  Che cos'è l'Osteopatia Craniale?

È' un sistema di medicina manuale ideato da William Garner Sutherland in America all'inizio del secolo scorso. In quanto osteopata scoprì che le 26 ossa che compongono il cranio erano intimamente articolate tra loro in modo da permettere un leggero e docile movimento. Egli comprese che questo movimento derivava da una lieve espansione e contrazione ritmica del cervello all'interno la quale è completamente indipendente dai movimenti derivanti dalla respirazione e dalla pulsazione cardiaca.

Egli scoprì inoltre che questo movimento non è limitato al cranio, ma è presente e può essere ascoltato in tutto il corpo. Questo movimento sembrò essere essenziale per il mantenimento della salute.

Quando il corpo è soggetto ad un trauma, come può succedere ad esempio durante la nascita o per altri lesioni, questo sottile movimento può compromettersi e la salute del corpo può essere disturbata anche in modo molto significativo.

 

14  Osteopatia e cicatrici?    

La cicatrice è un tessuto fibroso che si forma riparando una lesione sulla pelle. Tale lesione sulla pelle può derivare da un trauma o da un intervento chirurgico. Le cicatrici, soprattutto quelle di dimensioni importanti, oltre a lasciare una traccia fisica e corporale, mantengono in sé la storia dell’evento che le ha originate e si ripercuote quindi anche nella sfera emotiva. La pelle è l’organo più esteso del copro umano e quello più direttamente esposto all’ambiente, quando la sua integrità è alterata, quando la sua guarigione è ostacolata, la pelle diventa sorgente di sintomi che non sono semplicemente superficiali e cutanei. Per questo l’osteopatia le ritiene importantissime e determinanti nella comparsa di diverse problematiche viscerali, posturali, somatiche.

Il tessuto fibroso che costituisce la cicatrice è anelastico, rigido, quindi crea facilmente nodi e blocchi sui piani fasciali e muscolari, danneggiando la naturale elasticità e flessibilità dei tessuti, dando vita a trazioni (talvolta dolorose) sulla fascia superficiale. In questo modo si sconvolge impercettibilmente l’equilibrio postulare dell’individuo e si creano delle aderenze, ossia fasci di tessuto fibroso che si formano tra i tessuti, tra gli organi, tra le articolazioni.

Potremmo definire queste aderenze come la ripercussione delle cicatrici nelle aree anatomiche interne. Le aderenze e le cicatrici sono formate dal medesimo tessuto, sprovvisto di elasticità. In pratica, in seguito ad un fattore scatenante (come ad esempio un intervento chirurgico che genera una cicatrice), durante il processo della rigenerazione dei tessuti, le aree cicatriziali si estendono oltre la zona danneggiata collegando altre parti in modo innaturale. L’osteopata per curare cicatrici e conseguenti aderenze, procede con un trattamento di tipo fasciale allungando la cicatrice trasversalmente, longitudinalmente e combattendo l’aderenza. Le parti del corpo che subiscono maggiormente le conseguenze negative dovute alle cicatrici sono addome, spalle, articolazioni. Le conseguenze delle cicatrici provocano squilibri e comprimono le strutture in modo asimmetrico, creando sovraccarichi su precise zone o articolazioni. Inoltre, secondo l’osteopatia, le viscere comprese nelle regioni compresse possono subire peggioramenti della propria naturale e spontanea mobilità. Per fare alcuni esempi significativi possiamo affermare che cicatrici importanti nella zona addominale (parto cesareo, ernia inguinale, appendicectomia) possono essere causa di disturbi intestinali, dolori addominali cronici, meteorismo, problemi di postura, mal di schiena, camminata scorretta.

L’osteopata , di fronte ad una cicatrice di importante dimensione, valuta inizialmente la postura de soggetto, poi effettua semplici test per verificare la mobilità viscerale ed articolare e infine mette in pratica tecniche di allungamento del tessuto connettivo a livello della fascia superficiale per combattere la rigidità e risolvere il problema di squilibrio. L’osteopata può trattare la cicatrice quando essa ha generato un problema, un dolore ad essa collegato, ma anche al fine di prevenire l’insorgere di queste complicanze.

 

15  Osteopatia e prevenzione?

L’osteopatia oltre al trattamento curativo del problema in atto, è incentrato proprio sulla capacità di poter prevenire la comparsa di sintomi. Talvolta, alcuni problemi fisici (traumi pregressi, contratture, blocchi articolari recidivanti...), anche se poco evidenti, possono portare nel tempo all'instaurarsi di disordini del sistema neuro-muscolo-scheletrico, sviluppando così recidive sempre più invalidanti. Tutto ciò determina un peggioramento della qualità della vita e può limitare in maniera marcata lo svolgimento delle nostre attività quotidiane. Tuttavia, il trattamento osteopatico è in grado di ottimizzare il corretto funzionamento del nostro organismo, aiutandolo a mantenere a lungo termine le migliori condizioni di salute ed incrementando in maniera esponenziale la qualità della vita del soggetto. Il caso in cui si può parlare più concretamente di prevenzione è quello dei neonati. Traumi neonatali determinati per lo più da parto distocico, ( ad esempio dall’uso del forcipe, della ventosa, di farmaci come l’ossitocina, dalla pratica della “manovra di Kristeller” o dal cesareo) sono spesso facilmente risolvibili in età neonatale. Difatti, iniziare un percorso osteopatico, mirato ad eliminare eventuali disturbi che possono insorgere in età neonatale (disturbi del sonno, irritabilità, ritardo psico-motorio...), significa ottenere un  benesseremaggiore per il nuovo nascituro. È molto importante, quindi, recarsi dall'Osteopata per eseguire unavalutazione osteopatica del funzionamento delle strutture meccaniche e dei principali apparati del neonato.

Oltre il trattamento curativo, l'osteopatia è efficace nella prevenzione di tutti quei fastidi ricorrenti che si presentano con insorgenza improvvisa ed acuta, molto frequenti in tutta la popolazione, che causano a volte grandi limitazioni nello svolgimento delle normali attività.

E' consigliabile quindi a tutti, a scopo preventivo, un trattamento osteopatico periodico, al fine di ripristinare tutti gli squilibri statici e dinamici dell'organismo, anche in assenza di un sintomo presente per mantenere alta la nostra qualità di vita. 

 

16  osteopatia ed erinia del disco?

L'osteopatia, grazie all'utilizzo di tecniche appropriate, da una parte aiuta a diminuire la compressione e l'infiammazione provocate dall'ernia, dall'altra va a correggere quelle piccole “disfunzioni” che possono aver condotto ad uno scompenso posturale. Questo porta ad un miglioramento su più livelli, infatti nel breve periodo assistiamo ad un'attenuazione del dolore, nel lungo periodo invece noteremo il miglioramento della postura globale dell’individuo. Compito dell'osteopata è in oltre quello correggere eventuali compensi negativi e di indirizzare il paziente verso sane abitudini che possano aiutarlo a mantenere in generale una buona qualità della vita. Il trattamento osteopatico non è da intendersi per forza come sostitutivo dei trattamenti convenzionali, ma può essere considerato un aiuto, anche nei casi più gravi infatti, laddove il trattamento chirurgico rimane quello più indicato, l’intervento osteopatico può aiutare il paziente sia nel pre-operario ma soprattutto nel post, al fine di evitare il ricrearsi di quei fattori che lo hanno portato alla formazione della precedente patologia. Al giorno d'oggi l'approccio osteopatico rappresenta uno tra gli strumenti più efficaci per il trattamento dell'ernia lombare.